Porta d'Oriente by Erik J. Zürcher

Porta d'Oriente by Erik J. Zürcher

autore:Erik J. Zürcher [Zürcher, Erik J.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Donzelli Editore
pubblicato: 2023-10-10T22:00:00+00:00


XII. La transizione verso la democrazia, 1945-50

Nel giro di pochi anni dalla fine della seconda guerra mondiale, il sistema politico, la politica economica e i rapporti internazionali della Turchia subirono cambiamenti essenziali. In questo capitolo esamineremo i fattori che determinarono questa trasformazione e le dinamiche con cui essa si attuò.

1. La pressione socio-economica per il cambiamento.

Alla fine della seconda guerra mondiale il governo di İsmet Paşa İnönü, per svariate ragioni, era diventato molto impopolare, perfino odiato, dalla grande maggioranza della popolazione turca. Nell’analizzare questo malcontento, si dovrebbe fare una distinzione tra la massa della popolazione (i contadini e gli operai delle industrie) e i segmenti della coalizione su cui il regime kemalista era stato costruito (gli ufficiali e i burocrati, i commercianti musulmani delle città e i grandi proprietari terrieri delle campagne).

Il regime non era mai stato popolare presso le masse. I piccoli agricoltori delle campagne, che all’epoca rappresentavano ancora l’80% della popolazione totale, non avevano visto nessun miglioramento sostanziale nella qualità della loro vita, della salute, dell’istruzione o delle comunicazioni. Considerando la diffusione dell’energia elettrica come un indicatore di modernizzazione, si nota che fino al 1953 i villaggi collegati alla rete elettrica erano solo 10, vale a dire lo 0,025% dei 40 000 villaggi turchi!1 Malgrado la produzione di energia elettrica fosse decuplicata tra il 1923 e il 1943, si trattava ancora di un fenomeno urbano, tanto che alla fine di questo periodo la Turchia aveva un totale di poco più di 14 chilometri di linee elettriche. Della capacità energetica totale di 107 000 kilowatt nel 1945, 83 000 servivano Istanbul, Ankara e Smirne. E anche così, ad Ankara i filobus si dovevano fermare quando si accendevano le luci2.

Durante i venticinque anni di governo kemalista l’unico tratto dello Stato moderno con la quale gli abitanti dei villaggi ebbero familiarità fu l’efficace controllo dello Stato sulle campagne. La polizia e gli esattori delle tasse divennero più che mai odiati e temuti. Il risentimento nei confronti dello Stato, di per sé una caratteristica tradizionale della vita rurale, si fece più acuto perché l’apparato pubblico divenne fu più efficiente e visibile, e fu esacerbato anche dalla politica laicista che spezzò il vincolo ideologico più importante fra Stato e individuo, soprattutto reprimendo le manifestazioni della fede popolare.

Gli operai dell’industria erano ancora una piccola minoranza nella società turca, 330 000 su una popolazione di circa 20 milioni, ma il loro numero esatto dipende da cosa si intenda per «industria»; la cifra citata include molti che in realtà erano impiegati in produzioni artigianali3. La loro condizione socio-economica era debole. Fino al giugno del 1945 le organizzazioni a base classista – e i sindacati erano considerati tali – rimasero proibite in Turchia, così come gli scioperi. Come per gli altri lavoratori retribuiti, durante la guerra anche il potere d’acquisto degli operai era stato colpito duramente dall’aumento del costo della vita.

Il malcontento delle masse popolari non era un fatto nuovo, e probabilmente da solo non avrebbe potuto portare a un cambiamento politico. Più rilevante era il fatto



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.